Trovate la prima parte del reportage con la parola dei registi qua.
Come vi abbiamo parlato nell’articolo precedente, il set di Winterfell non era sicuramente un villaggio vacanze, tant’è che l’inviato di EW ha raccontato un paio di episodi successi durante le riprese…
Problemi sul set
Durante una scena che richiede tanto stare in piedi (non durante la battaglia), una delle attrici regolari della serie collassa di colpo. “Medico sul set!” urla uno della crew. Gli Showrunners sono fuori dalla loro tenda in un attimo e corrono da lei. Per alcuni momenti, sembra che l’intero cast e crew stiano trattenendo i loro respiri. Poi la notizia circola, è okay, “solo svenuta”. L’attrice se ne va a casa prima del dovuto e torna il giorno dopo.
Perchè tutta questa fatica per questa battaglia?
La parola a Miguel Sapochnik, il regista:
Filmare non doveva essere sempre così duro. La programmazione originale doveva rendere la battaglia più facile filmando solo corti e specifici momenti che richiedevano, in una notte normale, cast e crew molto più piccolo. Questo è l’approccio di Hollywood standard per assemblare una sequenza di azione.
Abbiamo costruito questa gigantesca parte nuova di Winterfell e pensato “Filmeremo questa parte qui e questa parte lì” e in parole povere quest’idea si è rotta in così tanti pezzettini che dovrebbe essere ripresa come un film Marvel, senza mai alcun tipo di improvvisazione. Anche in Star Wars, creano certe parti del set e poi aggiungono tantissimi elementi con il green screen. E ha senso. C’è efficienza in quello. Ma mi sono girato verso i produttori e ho detto “non voglio fare 11 settimane di filmati notturni e nessun altro lo vuole… Ma se non lo facciamo perdiamo ciò che rende bello Game of Thrones e ciò che lo fa sentire vero.”
I produttori accordarono. “quando hai un taglio rapido in una scena d’azione, puoi riconoscerlo che è stato tutto assemblato in post produzione” dice Benioff. “Non è lo stile dello show e non è lo stile di Miguel”. Quindi approvarono una programmazione che divenne sfortunatamente famosa tra il team con il nome di “La lunga notte”.
“Il set di Winterfell è assurdo” Jacob – Grey Worm
Essere circondato dal set di Winterfell ampliato, filmare così lunghi filmati con così tanti attori che lavorano anche in così difficili condizioni, fa perdere di vista la realtà a volte.
Il set di Winterfell è diverso da qualsiasi altro io abbia mai visto in tutta la mia vita” dice l’attore del Verme Grigio Jacob Anderson. “Non è come la maggior parte dei set dove cammini oltre una porta e vedi un pannello di legno e dell’equipaggiamento. Puoi camminare dentro le stanze e attraversare tunnels e trovarti in un’altra parte del castello. È davvero immersivo. Specialmente quando c’è neve e le persone che corrono di qua e di là, puoi veramente perderti. Ci sono stati alcuni momenti in cui mi sono dimenticato che non era vero, il che è bizzarro.”
Il problema “Samwell Tarly is not badass”
Anche se c’è la stanchezza, ogni dettaglio conta. Durante una scena, Bradley impugna una spada contro un attaccante non morto interpretato da uno stuntman (il copione dice scherzosamente dei wights non morti: “Sono zombies ma non sono zombies, abbiamo la nostra categoria”).
“Sam sembra proprio uno cazzuto” dico con ammirazione a Cogman (co-produttore)
Il produttore si gira verso gli altri “Hai sentito cos’ha appena detto? Questo è il problema. Sam non dovrebbe sembrare uno cazzuto.”
Ho di colpo desiderato di non aver detto nulla. Ma Bradley aggiusta velocemente la sua performance. La prossima scena che fa sembra più confuso, timido e spaventato da ogni nuovo attacco. È perfetto. Di colpo non stai più vedendo il cazzuto Bradley, ma Samwell Tarly.
“Quando si fanno queste grandi sequenze di combattimento, ti senti trasportato in esse a volte” dice Bradley. “Vuoi far apparire te stesso meglio possibile. Miguel mi ha detto ‘Lo so che vuoi dimostrare di essere piuttosto bravo in questo. Ma ricorda il tuo personaggio. Sam non è bravo in questo. Devi agire come lui perché è l’unico modo in cui mantieni veritiero il personaggio. Quindi smettila di essere così bravo!’”
Maisie “Niente può prepararti a questo”
Per Maisie, l’episodio segna la prima battaglia di Arya in Game of Thrones, un’ironia bella grossa per lei.
“Salto ogni anno la battaglia, cosa bizzarra dato che Arya è quella che più di tutti si allena” dice. “Questo è il mio primo assaggio di battaglia. E ci sono stata lanciata fino in fondo!”.
Un intero anno prima che le riprese cominciassero, il regista telefonò a Maisie per avvisarla. “Inizia a allenarti ora” ha detto, “perché questo sarà veramente faticoso”.
“E io ho detto, ‘Si, si, si’” Maisie ricorda com’era tra le riprese, ricoperta di sporco e sangue secco in faccia (come tutti gli altri attori).
“Ma niente può prepararti a quanto sia fisicamente prosciugante. È notte dopo notte, ancora e ancora e non si ferma mai. Non puoi ammalarti, e devi prenderti cura di te, perché c’è così tanto da fare che nessun altro può fare al tuo posto… Ci sono momenti in cui sei distrutto come essere umano e vuoi solo piangere” .
Iain Glen “Un vero test”
I sentimenti di Maisie sono condivisi anche dai veterani d’azione presenti nello show, come Iain Glen, che ha il ruolo di Ser Jorah Mormont.
è stata l’esperienza più brutta che io abbia avuto in GoT. Un vero test, davvero miserabile. Vai a dormire alle sette di mattina e quando ti svegli a metà giornata sei ancora talmente esausto che non puoi fare niente, e sei subito sul set. Non hai vita al di fuori del set. Hai un gruppo incasinato di attori. Ma anche senza metterci chissà quale “metodo” per recitare: sullo schermo viene rappresentata la realtà del mondo di Game of Thrones.
Rory McCann
L’attore del Mastino, Rory Mccann aggiunge:
“Ognuno prega che non debbano rifare mai più una cosa del genere”
Per avere del calore periodicamente, gli attori si riunivano attorno una stufetta in una tenda all’interno dei ristretti e spogli trailers della produzione. Ma per la crew dello show non c’è mai sollievo.
Liam Cunningham
“Ho sentito che la crew faceva 40.000 passi al giorno contati nel loro contapassi”, dice Liam Cunningham (Ser Davos Seaworth). “Loro sono i fottuti eroi”.
Sporadicamente, uno dei membri della crew veniva spostato nel turno di giorno dove un altro episodio veniva filmato, e potevi subito riconoscere chi veniva dall’episodio della battaglia dalla sua faccia grigia e stanca. “è come vedere Nosferatu arrivare” dice Benioff.
Maisie e Sophie durante una pausa dalle riprese
Le sequenze della battaglia riprese all’interno dello studio durante le giornate sono anch’esse dure.
Il Paint Hall hangar della produzione è sempre tenuto pieno di fumo creato da una combinazione di paraffina e olio di pesce, alimentato da una macchina. Presto il cast e la crew si trovano a inalare candele al profumo di pesce. Maschere di carta protettive prendono popolarità nel set e un membro della crew ha un’attacco di asma e viene portato in ospedale.
Nel bel mezzo di questo hangar pieno di fumi, due figure sedute si godono un momento di pace con del thè.
Sophie: “Non siamo più i bambini piccoli di Game of Thrones”
Maisie: “Grazie a Dio”
Sophie: “Sai che il Titanic fu costruito qui. Tutto quello sfruttamento minorile per costruirlo, lo stesso sfruttamento che continua qui oggi.
Maisie: ” Con l’eccezione che se la sono passata peggio loro, nessuno gli portava il thè” dice Maisie. ( LOL – che classy – Quinn)
Sapochnik appare di colpo e ferma il loro scherzare: “Sapete cosa dovete fare dopo?”
Maisie: “Pensiamo di si”
Sapochnik: “Hai visto la tua scena?”
Sophie: “Si, possiamo vedere l’episodio intero?”
Sapochnik: “No”
Sophie: “Dicono che sia lungo 90 minuti”
Sapochnik si limita a sorridere prima di dirigersi al suo prossimo compito. Sta dirigendo tre differenti unità di registrazione, tre differenti scene tutte allo stesso tempo, che è, francamente, da fuori di testa.
“Se Miguel sopravvive a questo, sarà sicuramente la cosa più difficile che lui abbia mai fatto”, afferma il produttore esecutivo Bernadette Caulfield, “la cosa più difficile che tutti noi abbiamo mai fatto”.
Alla fine delle riprese I membri della crew indossano trionfanti delle giacche con scritto “Siamo sopravvissuti alla Lunga Notte” e gli attori possono ora raccontare le loro storie di guerra.
“Il duro lavoro ripaga in questo show” dice Maisie Williams. “Dopo uno di quei giorni davvero faticosi, sai che farà parte di un qualcosa di talmente iconico che sarà fantastico”
Traduzione: Marianna Picci
Editing e Revisione: Quinn
Fonte