L’attore Richard Dormer, che interpreta Beric Dondarrion, ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato delle simpatie e dei rimpianti del leader della Fratellanza Senza Vessilli, e ha raccontato com’è combattere con una benda sull’occhio.
HBO: Beric è finalmente a Nord. Gli capita mai di rimpiangere le decisioni prese per arrivare fin qui?
Richard Dormer: No. Penso che lui si renda conto che per raggiungere un grande obiettivo vanno fatti dei sacrifici, e che questo è il compito di ogni soldato. Non ci si può fermare a rimuginare sui propri errori. Bisogna guardare avanti e pensare ai propri compagni. Quando viene a sapere dell’esercito dei morti che si sta radunando a Nord, capisce che è lì che deve andare. Beric sa che cos’è la morte e lui è uno degli uomini che devono provare a fermarla, a sconfiggerla. Credo che il suo unico rimpianto sia di essere diventato soltanto la metà dell’uomo che era; ha perso molto di sé stesso.
Cosa significa la fede per Beric?
Gli dà speranza, perché ha perso molto. Prova un timore reverenziale ed è molto umile di fronte a questa forza che è stata in grado di riportarlo in vita. Beric ha bisogno di qualcosa in cui credere, e il Signore della Luce fa al caso suo. Inoltre è dimostrato che sia qualcosa di reale – altrimenti come avrebbe fatto a tornare in vita? Non è una fede cieca. Questo potere è reale.
Sente una particolare affinità con Jon?
Sì, hanno un rapporto particolare. L’unico potere che permette la risurrezione è quello del Signore della Luce; Beric capisce che Jon deve avere un ruolo speciale, perché anche lui è stato riportato in vita. Il suo pensiero è: “Farei meglio a coprirgli le spalle, perché avrà una parte importante nella guerra.”
Cosa pensa davvero Beric del Mastino?
A dire la verità è molto affezionato al Mastino, nonostante sia riluttante ad ammetterlo. Si rispettano a vicenda. Il Mastino sa che Beric combatte bene con la spada, ma sa anche che in passato, quando partecipava ai tornei, era sua abitudine mettersi in mostra. Beric era molto popolare. Era giovane e bello, e le ragazze lo adoravano. Credo che, forse, fosse un tipo vanitoso. Ma ora è diventato umile ed è invecchiato prima del tempo, così come il Mastino.
A Beric piace discutere, e gli piace che il Mastino continui a interromperlo mentre parla. Per lui è come il vecchio cane scorbutico che sta sempre nel suo angolo: non puoi fare a meno di amarlo. Inoltre, Beric sa capire molto bene le persone, e credo che riesca a vedere nel Mastino la bontà che cerca di farsi strada. Riesce a vedere un uomo distrutto che vuole redimersi.
Com’è stato filmare la scena con l’orso polare?
È stato molto freddo, umido e movimentato. E anche faticoso, dovevamo correre qua e là immaginandoci un orso polare in fiamme alto tre metri e mezzo. Si è rivelato piuttosto strano, ma divertente.
È difficile girare con la tua spada? Durante le riprese è davvero in fiamme?
Sì, la spada in fiamme è vera. Brucia soltanto per due minuti alla volta, e non la puoi brandire troppo velocemente quindi devi muoverti un po’ al rallentatore, il che è abbastanza faticoso. Pesa circa tre volte di più di una spada normale. È un’arma piuttosto impressionante.
Quanto è difficile combattere con una benda sull’occhio?
È davvero, incredibilmente difficile. Lo è anche solo correre. Perdi qualsiasi percezione della profondità, quindi diventa difficile calcolare le distanze. E poi, quando la spada si accende, ti acceca brevemente ogni volta che attraversa il tuo campo visivo. Perciò le sequenze di combattimento devono essere provate e riprovate. Quando giriamo, mi muovo sempre con un occhio chiuso in modo da farci l’abitudine; ora mi riesce bene.
La benda sull’occhio ti aiuta a calarti nel personaggio?
Sì. Dice anche qualcosa sulla personalità di Beric: ha perso così tanto, ma nonostante sia lacerato, distrutto e coperto di cicatrici, mantiene la sua dignità e vuole comunque coprire l’orribile ferita che ha all’occhio. Penso che questo dica molto su di lui: ha ancora rispetto di sé stesso.
Perdere Thoros è stato un momento toccante per Beric?
Perdere l’ultimo e più vecchio amico che aveva è stato straziante. Per Beric Thoros rappresentava un legame con la sua vita precedente, prima che formasse la Fratellanza Senza Vessilli, quindi perderlo lo ha toccato profondamente; gli ha lasciato un grande senso di vuoto.
Che cosa significa per lui la consapevolezza di aver raggiunto la sua ultima vita?
Penso che, in un certo senso, sia sollevato. Ora sa di essere mortale, e che la sua ultima vita deve avere un significato. È sollevato di sapere che finalmente tutto finirà per davvero.
Hai girato degli stunt nella scena del lago ghiacciato?
Ho girato personalmente tutti i miei stunt, eccetto alla fine, durante il combattimento sul bordo in cima alla roccia. Ero troppo vicino al bordo, vedevo da un occhio solo e stavo brandendo una spada in fiamme, senza alcuna visibilità. Tutto il resto siamo io e i ragazzi, per cinque settimane.
Com’era l’atmosfera sul set?
È stato molto bello. Sono tutti delle persone stupende. C’erano un grande spirito di squadra e molte risate. Cinque di noi sapevano suonare uno strumento, quindi abbiamo formato una piccola band con un ukulele e delle chitarre e ci siamo chiamati la Fratellanza Senza Banjo. Ci divertivamo, abbiamo inventato delle canzoncine. Siamo pronti per un tour mondiale.
Beric dice di non combattere per nessuna casata in particolare, ma credi che quest’esperienza possa far sì che si allei con Jon o con Daenerys?
Penso di sì. Sicuramente con Jon, per via del legame con il Signore della Luce, ma anche perché Beric ha visto quanto coraggioso e altruista lui sia. Vede un grande re in Jon – e credo che lui pensi che anche il Signore della Luce lo veda.
C’è qualche personaggio delle scorse stagioni che ti piacerebbe vedere di nuovo con Beric?
La Montagna. Perché, anche dopo tutti questi anni, Beric sta ancora cercando di eseguire l’ordine di Ned Stark di trovare la Montagna e condurlo di fronte alla giustizia; quindi credo che gli piacerebbe provare a combatterlo e mantenere la sua promessa.
Traduzione: Chiara B.
Editing: Alex A.
Fonte: MakingGoT