Con l’approssimarsi della settima stagione (manca praticamente un mese!) le osservazioni degli attori circa il loro destino si moltiplicano.
Questa volta vi parliamo di Iain Glen, intervistato qualche giorno fa da RTÉ Entertainment a Londra. Lo scopo primario era quello di promuovere il suo prossimo film, My Cousin Rachel. Ma il discorso è ovviamente caduto sul suo alter-ego di Westeros!
Durante l’intervista l’attore ha fatto capire che non solo i fan muoiono dalla voglia di sapere l’esito della storia e il destino dei vari personaggi. Gli interpreti stessi sono curiosissimi, tanto da arrivare a fare scherzi e battute David Benioff e Dan Weiss o domande a trabocchetto, per spingerli a rivelare particolari sulla serie.
Ma, dice Glen, si tratta di tipi che non si sbottonano per nulla.
Nessuno di loro conosce la fine della storia del proprio personaggio, ma Iain è comunque felice di essere arrivato fin qui.
“Anche se dovessi essere tagliato fuori a breve,” ci dice l’attore, “Sono comunque sopravvissuto a lungo!”
Ian è infatti uno dei pochissimi membri del cast ad essere sopravvissuto per ben sei stagioni. Anche personaggi che avevano molto più spazio in scena, o personaggi che ritenevamo sarebbero sopravvissuti, sono stati eliminati dalla roulette russa congiunta di Martin e D&D. A partire da Ned, per finire ai Tyrell, o Hodor. Game of Thrones ci ha abituato a pensare che nessuno sia al sicuro!
La sua figura è una di quelle dal fato più incerto, però.
Questo perché il suo percorso potrebbe svolgersi in due modi opposti. Potrebbe soccombere per la malattia (la greyscale o morbo grigio, in italiano) che ha contratto nella precedente stagione, lasciandosi andare al destino della maggior parte dei poveracci vittime del morbo in età adulta.
Oppure potrebbe trovare delle soluzioni inaspettate e tener fede al commovente giuramento fatto a Daenerys, ovvero quello di guarire e poi tornare da lei per far parte del suo entourage. Sarà la motivazione data dall’amore l’input che il cavaliere cerca per trovare una cura? Ammesso che una cura esista, naturalmente.
Sappiamo infatti che la greyscale è pressoché inguaribile se contratta da adulti, mentre può essere fermata e garantire sopravvivenza se contratta da piccoli. Infatti è per questo motivo che la piccola Shireen era sopravvissuta (al morbo, ma non al fanatismo religioso piromane di padre e Donna Rossa).
Quindi Iain è uno di quelli che a maggior ragione non potrebbe riuscire a prevedere cosa gli capiterà.
La soddisfazione come interprete, anche se il personaggio dovesse morire, è dovuta anche al fatto che i nodi stanno venendo al pettine.
“La storia sta andando verso una conclusione. Molte storylines stanno incontrandosi. E l’evoluzione del dramma e delle relazioni sono ad un punto di sviluppo “giusto” come non lo sono mai state.”
“Sembra assolutamente come l’inizio della fine dei giochi”, aggiunge anche.
(Tempo fa lo stesso Glen aveva anche affermato anche altro. Gli episodi della settima stagione, aveva detto, saranno quanto di migliore si sia mai visto in GoT. Come se ci fosse bisogno di altro hype, insomma!)
Voi cosa ne pensate?
Quale sarà, secondo voi, la fine dei giochi per Jorah Mormont?
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Aranel/Mariacristina M.