Aidan Gillen commenta il debole di Ditocorto per Sansa e Catelyn
Aidan Gillen è un uomo molto impegnato. A partire dall’11 maggio lo potrete vedere nel ruolo di Goosefat Bill Wilson in King Arthur – Il potere della spada. Nel frattempo, sta girando delle scene per la quarta stagione di Peaky Blinders e per il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Maze Runner, The Death Cure.
Irish Central l’ha incontrato per parlare di tutto il suo lavoro, Game of Thrones incluso. Cosa, quest’ultima, che interessa maggiormente a noi (NdAranel).
Sono partiti con una domanda interessante: hanno chiesto a Gillen se le sue origini irlandesi l’abbiano aiutato nel ruolo di Ditocorto, il quale “non è forte e quindi deve usare la sua astuzia per rimanere un passo avanti agli altri”. Gillen non ci aveva mai pensato, ma ha ammesso che “gli irlandesi hanno lottato con le parole, così come hanno fatto tutti i popoli oppressi”.
“Ma non voglio mettermi a discutere a proposito di 800 anni di oppressione, davvero non voglio, e non ho mai pensato di collegare tutto ciò a Game of Thrones. Baelish è sicuramente un outsider, si è fatto da sé ed è riuscito a scalare la società raggiungendo i ranghi privilegiati delle corti. Nonostante questo, però, continua a essere un outsider, e continua a fingere di essere qualcosa che non è.”
Ma chi è veramente Ditocorto? Nello show c’è qualcuno che lo conosce davvero?
“Penso che abbiamo visto una parte del vero Ditocorto con Sansa e sua madre Catelyn Stark.
Con loro è meno attento, meno cauto. L’unica debolezza che ha, l’unico momento in cui avrebbe potuto essere esposto o avrebbe potuto fare un passo falso è stato quando ha mostrato la sua emotività nei confronti di Sansa o Catelyn. Ma non è stato un problema. Non ha commesso errori.”
…Tranne forse quello di essere convinto di avere l’amore di ogni donna Tully (o Stark, ma con la faccia da Tully) esistente a Westeros. Cosa vera solo per quanto riguarda Lysa. E anche lì siamo abbondantemente dentro l’ossessione da caso psichiatrico. Non ti va bene, Ditino!
La stessa attenzione ossessiva che lui riserva prima a Catelyn e poi a Sansa, fino a sconfinare, a mio avviso, nel disturbante e nel morboso: insomma, come fai a dire ad una ragazzina che potrebbe essere tua figlia, e poi baciarla sulle labbra come un amante?
Sì, Sansa ancora non se ne rende conto, ma al momento è l’unica persona della storia ad avere un potere quasi sconfinato sul Nostro, perché è l’unica che lo rende, anche provvisoriamente, e anche parzialmente, debole. Vulnerabile. Soggetto ad errori. Vero, non ne ha commessi, come dice Gillen… Tranne uno. Gravissimo.(NdAranel)
Ha infatti lasciato Sansa a Grande Inverno con Ramsay Bolton, apparentemente all’oscuro del mostro a cui la stava affidando. Gillen ha ammesso che quello, perlomeno, è stato uno sbaglio.
“Avrebbe dovuto saperlo. Ma, in tal caso, sarebbe stato più che crudele, e per di più stupido. È improbabile che fosse tutto un piano. Lui l’ha mandata a Grande Inverno e avrebbe dovuto essere più furbo in proposito.”
Personalmente non ho ancora capito se Petyr Baelish, dinanzi alle sacrosante proteste di Sansa, fosse genuinamente stupito (perché non sapeva di Ramsay davvero o fingesse stupore.
Immagino sia uno dei numerosi dubbi a cui la settima stagione ci risponderà. (NdAranel)
Scopriremo infatti ciò che accadrà fra Ditocorto e Sansa con il ritorno di Game of Thrones, il 16 luglio.
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Fonte: WiC
Traduzione: Chiara B.
Editing: Aranel/Mariacristina M.