Su Making Game of Thrones è stata pubblicata una intervista a Maisie, riguardo la sesta stagione e con qualche domanda su quello che succede nell’ultimo episodio “Blood of my Blood”.
Qual è stata la tua prima reazione dopo aver letto i copioni della sesta stagione?
Quest’anno ho ricevuto tutti e dieci gli episodi in una volta sola. Sono arrivati la sera prima del nostro panel al Comic Con e non li ho voluti guardare perché sarebbe stato troppo facile dire “questa nuova stagione è da pazzi!”, ma leggendo la mia storyline di quest’anno ero molto emozionata. Arya non è più in vantaggio. Ormai mi ero abituata ad interpretarla quando sapeva cosa stava per succedere o quando era un passo avanti agli altri, e questa volta sarà tutto più difficile.
Com’è stato lavorare con Faye Marsay (L’Orfana) nelle scene di combattimento?
In tutte le scene d’azione di Arya, prima, c’era solo lei quindi è stato bello girarne alcune con Faye. È sana competizione. Mi sembrava di dovermi mostrare all’altezza, dato che avevo già girato molte scene simili, quindi volevo fare bella impressione. Ma anche Faye doveva dimostrarsi all’altezza, perché l’Orfana dovrebbe essere molto più forte di Arya. Perciò ogni volta che una di noi era un po’ fiacca, c’era proprio la voglia di migliorare e imparare. È stato bellissimo per entrambe poterci confrontare.
Sullo schermo questa dinamica competitiva tra i vostri personaggi sembra amplificata.
Quando Arya torna alla Casa del Bianco e del Nero non ha nessuna intenzione di darsi per vinta ed è per questo che la relazione tra lei e l’Orfana è così interessante. L’Orfana non aveva mai incontrato nessuno che fosse così determinato. È stato divertentissimo girare l’attrito tra di loro.
Pensi che Arya sia davvero diventata “Nessuno”?
Nella prima parte della stagione, Arya è fermamente decisa riguardo al suo futuro come “Nessuno”. Fa un ottimo lavoro e si sorprende di quanto velocemente si dimentichi della sua lista di nomi. Entrando nella seconda metà della stagione, è in conflitto con se stessa mentre cerca di recuperare le sue qualità come Arya e come Stark. Ci rendiamo conto che in lei la scintilla non si è ancora spenta.
Com’è stato recuperare finalmente la vista sul set?
Parlando proprio da un punto di vista personale e un po’ egoistico, quelle lenti erano davvero dolorosissime quindi ero felicissima di poter girare senza. Ma Arya penso non sapesse se avrebbe mai riavuto la vista, quindi cercava di imparare il più possibile. Lo stile di combattimento dell’Orfana non è quello che le aveva insegnato Syrio Forel, quello era uno stile molto più onesto.
Quali sono i pensieri di Arya mentre guarda gli spettacoli?
Beh, prima di tutto, penso sia fantastico che si possa inserire uno spettacolo teatrale all’interno della serie. Mentre giravamo pensavo “Che figata, la gente potrà vedere uno spettacolo su cose che ha già visto”. Per quanto riguarda Arya, assiste a dei momenti in cui non era presente (la morte di Joffrey, che le ha dato un immenso piacere) e a dei momenti in cui era presente, come la decapitazione di suo padre. Per lei è molto interessante vedere come i fatti siano stati distorti. Quando ha visto suo padre morire, era molto giovane e ingenua. Non aveva capito quanto fosse subdola la storia che ci stava sotto. Mentre guarda, capisce che il mondo reputa suo padre uno stupido e Cersei una madre amorevole, quindi non solo rivive uno dei momenti più difficili della sua vita, ma vorrebbe alzarsi e gridare “Non è così che sono andate le cose”. È uno dei momenti che inizia a far riaffiorare la vecchia Arya.
Perché Arya decide di non portare a termine la missione di uccidere Lady Crane?
Vede il modo in cui Bianca reagisce al talento di Lady Crane. Arya ha visto tantissimi tradimenti e infidezza, e ora li vede lì davanti a lei e ha il potere di fare qualcosa. Lady Crane ha un animo così gentile, una cosa che Arya non vede da tanto tempo. Quando vede una persona egoista come Bianca, non riesce a far finta di nulla. Credo che in quel momento pensi: non lo farò. Mi assumerò la responsabilità di sistemare le cose.
Arya è consapevole del pericolo in cui si è cacciata risparmiando Lady Crane?
Credo che in quel momento Arya si sia quasi dimenticata della Casa del Bianco e del Nero. Si fa coinvolgere molto facilmente dalle persone, si fa rapire dalle personalità. Ce l’ha nel sangue. Sapete, gli Stark si fidano troppo di chiunque. Jaqen mette le cose in chiaro dicendole che, se fallisce, è la fine. Credo che Arya non sia una che rimugina troppo sulle cose, quindi non prende l’avvertimento con la dovuta serietà.
Sappiamo dagli spoiler “estivi” che ci sarà una lotta/inseguimento fra le due per Braavos, staremo a vedere!
Traduzione: Antonietta
Edit: Quinn
Devo ancora comprendere quale sia la vera «natura» della Casa del Bianco e del Nero, non mi dava l’impressione di essere un credo di sicari in un certo senso, che uccidono perché pagati a prescindere da chi sia la vittima, nonostante Jaqen sostenga che il dono arriva per tutti. Una delle possibilità che ho in mente è che Arya si sia sottoposta ad una prova ben più complessa che uccidere senza essere scoperta (cosa che pare sarebbe stata in grado di fare tranquillamente, se non avesse rotto il bicchierino), una prova morale in cui deve capire cosa per lei è giusto. Probabilmente Jaqen cercava proprio questo dalla sua allieva.
L’Orfana, anch’essa allieva, mi sta terribilmente sulle p******.